Come si conserva il sangue appena donato?

25 Ago 2023 - Curiosità

Autore del post: Massimiliano Piacentini

Come Si Conserva Il Sangue

Vediamo insieme come si conserva il sangue che è appena stato donato

Esistono diverse tipologie di conservazione per i vari componenti del sangue donato.

Breve spiegazione su come si conserva il sangue:

  1. Concentrati di globuli rossi: I concentrati di globuli rossi vengono conservati in frigoriferi appositamente progettati a una temperatura compresa tra +2°C e +6°C. La durata massima di conservazione dipende dalla soluzione additiva presente nella sacca e può essere fino a 42 giorni. Tuttavia, è anche possibile conservare i globuli rossi congelati a una temperatura di circa -60°C per periodi di tempo più lunghi, anche per anni.
  2. Concentrati di globuli bianchi: I concentrati di globuli bianchi hanno una durata di conservazione molto limitata. Devono essere utilizzati entro poche ore dalla preparazione e comunque entro 24 ore.
  3. Concentrati di piastrine: I concentrati di piastrine vengono conservati a temperatura ambiente, di solito tra +20°C e +22°C. Questi concentrati possono essere conservati in continuo movimento per un massimo di 5 giorni.
  4. Plasma: Il plasma viene congelato rapidamente e può essere conservato fino a 24 mesi se mantenuto costantemente a una temperatura inferiore a -25°C.

Decreto del ministero della salute 2015 per definire come si conserva il sangue

È importante sottolineare che queste informazioni possono variare nel tempo in base all’avanzamento delle conoscenze scientifiche e sono stabilite attraverso i Decreti Ministeriali.

Ad esempio, il Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 definisce le disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti.

Considerando la complessità e la delicatezza del processo di conservazione, è fondamentale utilizzare in modo razionale e pianificato gli emocomponenti e i plasmaderivati per evitare sprechi inutili.

Come Si Conserva Il Sangue Appena Donato
Grazie ad Avis.it per l’immagine

Approfondiamo: come si conserva il sangue?

La conservazione a breve termine

La conservazione a breve termine del sangue donato coinvolge l’utilizzo di una soluzione chiamata soluzione conservante. Questa soluzione contiene sostanze chimiche che aiutano a preservare il sangue e le sue componenti vitali, come i globuli rossi, i globuli bianchi e le piastrine. La soluzione conservante più comune è chiamata soluzione di citrato-dextrosio-adenina (ACD). L’ACD evita la coagulazione del sangue e mantiene il pH stabile per proteggere le cellule sanguigne. Il sangue donato viene mescolato con la soluzione conservante e conservato a una temperatura controllata di circa 2-6 gradi Celsius.

La conservazione a breve termine è adatta per una durata di conservazione di solito compresa tra 35 e 42 giorni. Durante questo periodo, il sangue può essere utilizzato per le trasfusioni, ma è importante tenere conto della data di scadenza e delle condizioni di stoccaggio per garantire la sua sicurezza ed efficacia.

La conservazione a lungo termine

Per la conservazione a lungo termine del sangue donato, si utilizza un processo chiamato criopreservazione. In questo metodo, il sangue viene congelato a temperature molto basse, di solito al di sotto dei -80 gradi Celsius, per preservarlo per un periodo più lungo, spesso anni. Prima della criopreservazione, il sangue viene trattato con una soluzione di crioprotettore per prevenire danni alle cellule sanguigne durante il congelamento e lo scongelamento. Questo metodo consente di conservare il sangue per lunghi periodi, ad esempio per pazienti con condizioni mediche specifiche che richiedono trasfusioni ripetute nel corso del tempo.

Durante la criopreservazione, il sangue viene conservato in contenitori speciali, come sacche di plastica, che sono progettati per resistere alle temperature estremamente basse. Quando è necessario utilizzare il sangue criopreservato, viene scongelato gradualmente e preparato per la trasfusione.

Sia nella conservazione a breve termine che nella criopreservazione, è fondamentale seguire rigorose procedure di controllo della qualità e mantenere un’adeguata tracciabilità del sangue donato per garantire la sua sicurezza e evitare qualsiasi contaminazione o errore durante il processo di conservazione.

Maggiori info

Se siete curiosi di sapere, oltre a come si conserva il sangue, nello specifico come funziona tutto il sangue con tutti i suoi componenti, leggete la nostra serie di post cliccando sul link “Come funziona il sangue?” e lo scoprirete.


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